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OUYA: 2.000 sviluppatori pronti ad abbracciare la causa della console libera basata su Android

Attraverso le pagine del proprio sito ufficiale, i curatori del progetto di OUYA ci comunicano di aver espanso i propri orizzonti societari e di aver concesso a Roy Bahat il ruolo di amministratore delegato e “supervisore massimo” della compagnia. Il facoltoso uomo d’affari inglese ha da poco lasciato l’incarico di presidente di IGN ed ha già dimostrato concretamente il proprio interesse per l’OUYA risultando, di fatto, il finanziatore più importante della raccolta fondi su Kickstarter che, negli scorsi mesi, ha reso celebre la nuova console “libera” basata su Android. Sempre dalle pagine del sito ufficiale di OUYA scopriamo poi che ci sono all’incirca 2000 sviluppatori coinvolti attualmente nel progetto: una cifra, quest’ultima, che supera persino le previsioni più ottimistiche degli analisti del settore, specie se consideriamo che gli artisti digitali riusciti ad aggiudicarsi un kit di sviluppo durante la campagna su Kickstarter sono stati “solo” 800. L’uscita della console è prevista a marzo: nonostante l’unico canale di vendita “ufficiale” era e continua ad essere quello online, il successo quasi certo dell’iniziativa ha spinto 50 commercianti (sia di negozi “singoli” che di vere e proprie catene commerciali) sparsi per il mondo a ordinare delle copie di OUYA da vendere al dettaglio. Che la rivoluzione open-source di Roy Bahat abbia inizio!

Minecraft Revenge

Chi non ha mai sentito parlare di Minecraft? Il famosissimo gioco dei cubetti! Per chi non lo sapesse Minecraft è un gioco sia in single player che in Multiplayer scritto in java. Comunque, in rete sta spopolando una canzone dedicata a questo gioco, che è tutt'altro che una parodia!

Microsoft Secure Boot al tappeto grazie a Linux Foundation

La Linux Foundation è pronta a rendere Linux compatibile con il Secure Boot, eliminando uno dei grandi spauracchi per la comunità open source e la diffusione del software libero. Questa tecnologia, che sarà presente su tutti i PC dotati di logo Windows 8, è stata pensata da Microsoft per migliorare la sicurezza in ambito PC. In sostanza il firmware UEFI di ogni nuovo sistema possiederà una particolare firma digitale. Qualsiasi software che vorrà avviarsi insieme al computer, come nel caso di un sistema operativo, dovrà essere dotato del particolare certificato crittografico, altrimenti non funzionerà.
Benché Secure Boot si possa disabilitare, la paura degli utenti Linux è che tale funzione renderà più difficile il corretto avvio di sistemi operativi differenti di quello di Microsoft. Il guru Richard Stallman la vede come una soluzione "illegale", mentre Linus Torvalds non è della stessa opinione. Ecco quindi scendere in campo la Linux Foundation, che sul proprio sito web ha annunciato l'intenzione di offrire una soluzione generale al problema. Il gruppo ha realizzato un pre-bootloader (di cui ha già distribuito il codice sorgente) che non avvierà alcun sistema operativo, ma invece trasferirà il controllo a qualsiasi altro bootloader - firmato o no - in modo che possa avviare un sistema operativo. Per evitare che il Secure Boot intervenga, il bootloader della Linux Foundation presenterà la propria "splash screen" e richiederà all'utente un input prima di procedere con la sequenza di avvio. In questo modo, non potrà essere installato in modo silenzioso e usato per trasferire il controllo a un rootkit all'insaputa dell'utente. "Questo pre-bootloader può essere usato per avviare un installer da CD/DVD, una distribuzione da LiveCD o persino avviare un sistema operativo installato in modalità sicura per qualsiasi distribuzione che sceglie di usarlo. Il processo per ottenere una firma Microsoft richiederà un po', ma quando sarà completo, il pre-bootloader sarà inserito sul sito della Linux Foundation per essere scaricato e usato da chiunque". Come abbiamo visto in passato, gli sviluppatori di grandi distribuzioni (ad esempio SUSE Linux e Ubuntu) stavano già lavorando su una propria soluzione al "problema". L'intervento della Linux Foundation potrebbe essere utile a tante distribuzioni minori e non solo. Insomma, probabilmente il mondo open non risentirà di questa nuova misura di sicurezza, anche se la soluzione è solo temporanea in attesa che si trovi qualcosa di più efficace e meno complesso.

Ubuntu 12.10

Per tutti gli appassionati di Linux e di Ubuntu, il 18 ottobre 2012 uscirà la versione finale di Ubuntu 12.10! Peccato che nel download Canonical ci chieda l'elemosina, ma basta rispondere di no. Buon Download!